lunedì 8 settembre 2008

Bollettino di guerra...

Tra il mio pollice nero e la calura estiva anche quest'anno ci sono state vittime. Il già poco sano gineprio mi ha abbandonato, così come un ramo del bell'albero di Giuda regalatomi da Giorgio. Altre piante se la sono vista brutta a causa dei parassiti ma ora sono salve... direi meglio degli altri anni tutto sommato.

martedì 17 giugno 2008

Presto un'aggiornamento...

Sono stato un pò distratto negli ultimi tempi, nelle prossime settimane dovrei poter aggiornare questo mio diario con nuove foto e considerazioni sulla coltivazione delle mie piante...

Nuovo sito per il mio club

http://legnagobonsai.blogspot.com/

Finalmente anche il mio club ha uno spazio web.

lunedì 21 aprile 2008

Armeria Maritima

martedì 15 aprile 2008

Ripensando al terriccio...

In questi giorni ho avuto modo di approfondire l'argomento dei vari terricci (a tal proposito suggerisco la lettura di questo e questo articoletto del buon Amoema79) con l'intenzione ultima di trovare la giusta ricetta per me.
Sono arrivato alla conclusione che nel futuro sperimenterò un mix di pomice, lapillo e humus di lombrico, escludendo dunque l'akadama che mal sopporta i fertilizzanti chimici. Non ho la minima idea se la cosa possa funzionare ma l'idea è quella di creare un substrato drenante che ben si adatti al clima umido del nord-est senza però dover annaffiare le piante 10 volte al giorno in estate e che offra anche un minimo di nutrimento.

domenica 6 aprile 2008

Il Senso del Vaso

Tutti i bonsaisti, tradizionali o meno, pongono giustamente una grandissima attenzione sulla scelta dei vasi che andranno ad ospitare le loro piante.
Il vaso è per un bonsai non solo un complemento estetico, ne sottolinea il carattere e può spingere l'osservatore a vedere il bonsai con un occhio diverso, creando profonde suggestioni.
Ci sono molte vie per scegliere un vaso, si possono seguire le indicazioni tradizionali per forma e colore, si può sperimentare con forme e tecniche nuove o addirittura annullarne la presenza per suggerire un maggiore senso di naturalità.
Questo del vaso è un argomento che và curato e approfondito al pari di ogni altro inerente al bonsai, per avere uno strumento culturale che ci aiuti nell'esprimere a pieno la bellezza delle nostre piante.

Per chi desiderasse approfondire l'argomento con uno splendido libro che propone i maggiori produttori di vasi per bonsai europei suggerisco "Bonsai Potters" di Daan Giphart e Levon Arzooyan (Potete acquistarlo su internet anche da Bonsai-Plaza).

domenica 30 marzo 2008

giovedì 27 marzo 2008


Sfoltimento post rivaso

Se è vero che per le latifoglie allo sfoltimento delle radici deve sempre corrispondere una riduzione della chioma per limitare lo stress di un'apparato radicale insufficiente, per le conifere invece è vero il contrario, a causa del diverso metabolismo, una chioma abbondante spingerà la pianta a compensare più rapidamente la perdità. E' bene quindi evitare di sfoltire eccessivamente la chioma di una conifera dopo il rinvaso.

La terra giusta?

Spesso nei forum e nelle schede di coltivazione si trovano fantasie di percentuali relative alle componeti ideali del substrato di questa o quella essenza.
Pare che la cosa sia invece assai relativa, anche se è vero che esistono essenze che amano maggiormente terreni acidi piuttosto che grassi, ed è giusto soddisfare le loro esigenze, per la maggior parte delle essenze il vero fattore determinante in fatto di substrato siamo noi.
Se abbiamo la possibilità di seguire con svariate annaffiature giornaliere le nostre piante durante il periodo estivo, non ci sarà nulla di meglio di un miscuglio di akadama, pomice o lapillo, un substrato drenante che permette alle radici di respirare al meglio.
Se invece il tempo da dedicare alle nostre piante non è l'ideale, conviene aggiungere del terriccio che manterrà l'umidità più a lungo permettendoci maggiore flessibilità con le annaffiature.

mercoledì 26 marzo 2008

Acer Monspessulanum dalla collezione del U.S. National Arboretum

La forma potenziale

Ogni cosa nell'universo è relazionata ad altre, ed è questo stesso rapporto a definire le parti. In natura un albero si relaziona a mote cose, il sole e l'acqua che ne sostengono la vita e verso cui l'albero tende, la terra in cui getta le radici e infine il vento che soffia tra le sue fronde.
Questi singoli elementi plasmano lentamente la forma di un albero, cosicchè due alberi della stessa specie ma in condizioni diseguali possono differire d'aspetto in maniera incredibile.
Quando osservo un giovane albero mi chiedo fino a che punto e in che modo esso potrebbe relazionarsi con l'ambiente per realizzare la sua natura. Ci sono infinite possibilità ma sta all'osservatore/coltivatore trovare la forma da rendere manifesta tra quelle possibili, ed è in quel momento che al sole, l'acqua, la terra e il vento si aggiunge un ulteriore elemento, la cultura.
Quest'ultimo elemento non deve però dimenticare il suo ruolo, la mano dell'uomo deve guidare le mediazioni tra l'abero e l'ambiente, sostenendo o simulando particolari condizioni senza mai perdere di vista l'obbiettivo di rendere manifesto un possibile equilibrio naturale.

martedì 25 marzo 2008

Una citazione per aprire

"Gli alberi ti insegnano a non opporti alla vita, ma ad assecondarla."
Mauro Corona